lunedì 23 novembre 2015

Glutatione Selenio Zolfo MSM

Copiato da: 
http://www.albanesi.it/arearossa/articoli/096gluta.htm 
http://www.livelloalfa.com/zolfo.htm



Glutatione



Il glutatione è una combinazione dei tre aminoacidi (cioè è un tripeptide), cisteina, acido glutammico e glicina.
 Prima di iniziare un’integrazione con glutatione leggete la parte finale di questo articolo!

 La medicina ufficiale non si è ancora pronunciata sulle proprietà antiossidanti del glutatione (esistono oltre 60.000 ricerche sul metabolismo e sulle funzioni biologiche, ma nessuno ha dato corso a una ricerca su larga scala sulle presunte proprietà antinvecchiamento: il perché è comprensibile dopo aver letto della ricerca chiave alla fine di questo articolo), mentre nel mondo dell’integrazione (spesso troppo interessato commercialmente) ci si spinge persino a proporlo per curare l’AIDS e le forme tumorali. Il motivo di questo interesse è che il glutatione, insieme al selenio, forma l’enzima glutatione perossidasi, un potente antiossidante (ricordiamo anche l’azione della superossidodismuatasi –SOD- e delle vitamine E, A, C, K, del selenio, della cisteina ecc.)
a livello intracellulare (la concentrazione del glutatione varia da 1 a 10 mM, a seconda delle cellule).

Poiché ha un legame gamma (anziché un comune legame alfa) fra i primi due aminoacidi, è molto resistente alle degradazioni delle peptidasi intracellulari.

Esso interviene in reazioni enzimatiche e non enzimatiche e la parte di esso che va persa deve essere rigenerata da una nuova sintesi, a partire dai tre aminoacidi componenti.
Può essere utilizzato anche come chelante dei metalli tossici, concorrendo a eliminarli dall’organismo.
A chi è alla continua ricerca dell’elisir di lunga vita, la funzione antiossidante e quella chelante sono bastate per ritenere che il glutatione: possa servire come potente antiossidante; possa funzionare da detossicante.

Il glutatione detossicante – Sul secondo punto occorre rilevare che la visione del corpo umano contaminato da innumerevoli tossine è decisamente poco scientifica. Se ciò fosse vero, ogni agente detossicante migliorerebbe la performance di atleti che, non più intossicati, sarebbero liberi di esprimere tutto il loro potenziale.
A oggi nessun detossicante migliora significativamente le prestazioni degli atleti. Cosa significa ciò? Il concetto di detossicazione non si riferisce alla globalità della popolazione. Molti metodi per misurare il presunto livello di intossicazione (come il mineralogramma) hanno un grado nullo di attendibilità. I pochi metodi che rilevano livelli di intossicazione in soggetti apparentemente sani, lo fanno in condizioni comunque facilmente individuabili e non validi per tutta la popolazione: stili di vita scorretti o ambienti di lavoro inquinati.
 Basta evitare questi due problemi perché il livello di intossicazione possa essere gestito senza problemi dalla capacità di reazione del proprio corpo. In caso di intossicazione acuta, si parla di dosi da 600 mg; è del tutto ottimistico che dosi 30 volte inferiori (quelle di solito consigliate) possano salvarci da un inquinamento che o non c’è (e allora il glutatione è inutile) o, se c’è viene gestito tranquillamente dalla dose di glutatione che il nostro corpo riesce a sintetizzare. Il glutatione antiossidante –
L’esagerata importanza del glutatione come antiossidante è legata alle sue funzioni biologiche. Purtroppo è tutto ottimismo… Glutatione orale: funziona? Nel 1992 la ricerca di Witschy, Reddy, Stofer, Lauterburg (Eur. J. Clin. Pharmacol.1992; 43(6):667-9) che ha dimostrato che, a causa dell’idrolisi del glutatione della gamma-glutamiltransferasi intestinale ed epatica, l’assunzione di glutatione per bocca (anche fino a 3 grammi al giorno) non aumenta significativamente i livelli di glutatione dell’organismo.

Da allora molte aziende produttrici di integratori si sono affannate per dimostrare che l’assunzione orale di glutatione qualcosa facesse (per inciso, se funzionasse, perché le grandi multinazionali del farmaco, così avide di business, non l’avrebbero proposto al mercato?
In realtà le cose sono rimaste esattamente come 20 anni fa. Se si consulta per “glutatione” la banca dati del National Institute of Health si scopre che research suggests that glutathione is not orally bioactive, and that very little of oral glutathione tablets or capsules is actually absorbed by the body (la fonte è la banca dati dei farmaci, per la voce “glutatione“).

E allora perché certe ricerche (ricordiamo che una ricerca non fa scienza) sembrano affermare il contrario? Secondo la ricerca di Richie et al. (2015) il glutatione diminuirebbe lo stress ossidativo. Peccato che ci voglia un’assunzione di 1 g al giorno per 6 mesi per avere un incremento di solo il 30% del glutatione circolante (e c’è chi suggerisce una dose di 25-30 mg… In altri termini, o ve lo fate per iniezione o le pastiglie servono solo a buttare i vostri soldi; infatti i farmaci che lo usano come disintossicante contro le intossicazioni acute si usano per via endovenosa o intramuscolo). 

Curioso il fatto che la ricerca di Allen e Bradley (2011) mi sia stata proposta come esempio dell’efficacia del glutatione orale, quando le conclusioni dicono chiaramente il contrario: No significant changes were observed in biomarkers of oxidative stress, including glutathione status, in this clinical trial of oral glutathione supplementation in healthy adults.
Nella ricerca di Aoi e al (2015) 8 (sì, leggasi 8) uomini sono stati sottoposti a somministrazione di glutatione orale (1g/giorno) per due settimane, poi si è misurato il lattato alla fine di un esercizio al cicloergometro al 40% della frequenza massima per un’ora. Si è scoperto che il gruppo che aveva assunto il glutatione aveva un lattato di 2,9 mM contro 3,4 mM di chi non l’aveva assunto.

Probabilmente si dovrebbe togliere la laurea a chi pubblica certe ricerche. Innanzitutto perché un campione di 8 soggetti è ridicolo e non può provare nulla (per chi non mastica di statistica, se rifacevo l’esperimento avrei potuto trovare per caso un risultato opposto con buona probabilità); secondariamente perché una fatica al 40% della soglia massima (per esempio 76 battiti per chi ha una freq. max. di 190; purtroppo la ricerca dice proprio they exercised on a cycle ergometer at 40% maximal heart rate for 60 min) è praticamente nulla e il lattato prodotto dovrebbe essere addirittura quello basale (se il soggetto è allenato) e quindi non dipenderebbe certo dallo sforzo sportivo. Altre ricerche (come quella di Cofu et al., 2014 sui malati di fibrosi cistica) impiegano il glutatione (anche orale) in soggetti gravemente malati; tutti sanno che quello che vale per soggetti malati non necessariamente vale per soggetti sani perché per un soggetto malato basta spostare anche di pochissimo gli equilibri e sta meglio, mentre per un soggetto sano quel pochissimo è ininfluente. 

Concludendo, il glutatione orale può essere assunto in capsule, pillole e anche in forma sottolinguale; viene denominato L-glutatione, glutatione ridotto o GSH. Comunque, queste forme orali passano in circolo in quantità molto piccole, tali da non aumentare significativamente i livelli di glutatione nel sangue.


Alimentazione



Incrementa la quantità di selenio, che puoi trovare nelle noci, nell'avena, in alcune carni e formaggi. 
Questo minerale alza i livelli di glutatione perossidasi; la molecola di cisteina, presente durante la digestione di piante/verdure coltivate nei terreni ricchi di selenio, contribuisce alla produzione di GSH. 
In altre parole, è necessario per la formazione di glutatione contenente enzimi.
Gli alimenti ricchi di selenio sono i semi di girasole, avena, noci del Brasile, noci, legumi, tonno, carne di manzo, pollame, formaggi, uova, tacchino, petto di pollo e riso integrale. La dose giornaliera raccomandata (RDA) per gli adulti è di 55 mcg.

Inserisci più spezie nella tua dieta. Alcune spezie, come la curcuma, la cannella, il cumino e il cardamomo, possono aiutare a ripristinare i livelli di glutatione (GSH) e aumentarne l'attività enzimatica. Pressoché tutti i piatti salati possono essere integrati con questi aromi; quindi per la cena di domani, valuta di aggiungere del curry per iniziare ad aumentare il glutatione in modo naturale. Poi metti tutte le volte che puoi la cannella sui tuoi dessert!


Mangia mirtillo per incrementare la produzione di glutatione e mantenerne i livelli alti soprattutto per quanto riguarda gli occhi. 


Questo perché il glutatione è un nutriente essenziale per una vista ottimale. Pertanto anche il mirtillo in conserva o sotto forma di marmellata è un'altra buona fonte che puoi aggiungere alla tua dieta per aumentare i livelli di glutatione.
Puoi anche trovare l’estratto di mirtillo come componente di alcuni integratori, disponibili nei negozi specializzati o sportivi, oppure online.

Mangia più frutta e verdure fresche. Anche queste sono buone fonti di glutatione. Tuttavia, per ottenerne di più, è importante che siano fresche, non cotte o elaborate. La cottura e la lavorazione riducono la biodisponibilità di glutatione.
La frutta e verdura che ne sono più ricche per porzione sono: asparagi, patate, peperoni, carote, cipolle, broccoli, avocado, zucca, spinaci, aglio, pomodori, pompelmo, mele, arance, banane pesche e melone. 


Inoltre, crescione, senape, rafano, rape, cavolo rapa, e i semi maturi dei fagiolini contengono i precursori del glutatione.

Si ritiene inoltre che la clorofilla presente nel prezzemolo e il cianoidrossibutene, una sostanza chimica riscontrata nei broccoli, cavolfiori, cavolini di Bruxelles e cavoli, possano contribuire ad aumentare i livelli di glutatione.

Anche le barbabietole hanno dimostrato di influire positivamente sull'attività degli enzimi GSH.

Cerca di assimilare più metionina dal pesce e latticini. La metionina è un aminoacido essenziale presente in molti alimenti ed è fondamentale per la produzione di cisteina, uno dei tre componenti del glutatione. Un adulto sano necessita di circa 800-1.000 milligrammi di metionina al giorno.
Pesci ricchi di metionina sono il pesce azzurro e il pesce spada.
Prodotti caseari, come il formaggio, sono ottime fonti: 130 g di formaggio svizzero a dadini contengono 1,03 grammi di metionina, la stessa quantità di parmigiano grattugiato ne ha 1,01 g e il provolone ne contiene 0,9 g.


Aumenta l'assunzione di acido alfa-lipoico. Abbreviato anche in ALA, promuove la sintesi del glutatione nel corpo, aumentandone così i livelli. È un antiossidante naturale come la vitamina C ed E migliorandone l’efficacia.Gli alimenti ricchi di acido alfa-lipoico sono: spinaci, pomodori, piselli, cavoli di Bruxelles, crusca di riso e maionese. Molti di questi alimenti sono anche naturalmente ricchi di glutatione.


Zolfo 


Lo zolfo è il terzo minerale per abbondanza nel corpo umano, dopo calcio e fosforo. 
E’ un importante minerale che si acquisisce quasi completamente attraverso le proteine introdotte con l’alimentazione. 
In uno studio che ha preso in esame l’azione dello zolfo nel corpo, i ricercatori affermano che finora l’importanza di questo minerale può essere stata sottostimata ed è quindi possibile che non ne assumiamo a sufficienza. 


L’importanza dello zolfo 

Circa la metà dello zolfo presente nel corpo si ritrova nei muscoli, nella pelle e nelle ossa, ma i suoi benefici vanno oltre l’azione in queste tre aree in quanto gioca un ruolo importante in molti sistemi del corpo. I legami zolfo sono necessari per le proteine affinché mantengano la loro struttura ma questi legami determinano anche l’attività biologica delle proteine. 
Per esempio, capelli ed unghie contengono una resistente proteina chiamata cheratina, che possiede molto zolfo, mentre i tessuti connettivi e le cartilagini contengono proteine con legami zolfo flessibili, che danno flessibilità alla struttura. 
Con l’età, i tessuti flessibili del corpo tendono a perdere la loro elasticità, causando caduta e rughe della pelle, muscoli irrigiditi e dolori articolari. La carenza di zolfo contribuisce a questi problemi correlati all’età. Inoltre lo zolfo è necessario per la corretta struttura ed attività biologica degli enzimi. 
Se non si possiedono sufficienti quantità di zolfo nel corpo gli enzimi non possono funzionare regolarmente e questo porta a conseguenti problemi di salute in quanto senza enzimi biologicamente attivi i processi metabolici non funzionano appropriatamente. 
Lo zolfo è anche importante in: 
Sistema di trasporto degli elettroni, come parte delle proteine ferro/zolfo nei mitocondri, le fabbriche di energia delle cellule 
Conversione delle Vitamine B tiamina (B1) e biotina, che sono essenziali per la conversione dei carboidrati in energia 
Sintesi di importanti intermedi metabolici come il glutatione 
Corretta funzione insulinica. La molecola di insulina consiste di due catene amminoacidi che collegate da ponti di zolfo, senza i quali l’insulina non può svolgere la propria attività biologica 
Disintossicazione Lo studio ha esaminato le varie vie metaboliche per determinare quali potessero essere influenzate da un insufficiente apporto di zolfo con l’alimentazione. 
Sono stati anche valutate le modalità di azione di vari supplementi contenenti zolfo, inclusi condroitina e glucosamina, comunemente usate per migliorare la funzionalità articolare. 

Secondo gli autori: "Gli aminoacidi solforati contribuiscono sostanzialmente al mantenimento ed alla integrità dei sistemi cellulari, influenzando lo stato di ossidazione cellulare e la capacità di neutralizzare composti tossici, radicali liberi ed ossigeno reattivo. ... 
I metaboliti contenenti zolfo, tra i quali il glutatione è il più importante, uniscono la loro funzione con molti altri composti che sostengono un ruolo importante in meccanismi che sono oggetto di enorme interesse da parte della medicina tradizionale e complementare. Questi includono gli acidi grassi polinsaturi n-3 ed n-6, minerali come Selenio, Zinco, Rame e Magnesio, vitamine C ed E, antiossidanti come proantocianidine ed acido lipoico, molti dei quali sono implicati nella sintesi delle prostaglandine e nella catena antiossidante. 
Sempre maggiori evidenze si stanno accumulando e focalizzando circa il ruolo cooperativo che il glutatione gioca nel controllo omeostatico di questi meccanismi fondamentali." 

Assumiamo sufficiente zolfo con l’alimentazione? Solo due dei 20 aminoacidi normalmente presenti nell’alimentazione contengono zolfo: 
Metionina, che non viene sintetizzata dal corpo e deve essere fornita dalla dieta 
Cisteina, che viene sintetizzata dal corpo ma che necessita di un costante apporto di zolfo con la dieta per essere prodotta.
Altri aminoacidi prodotti dal metabolismo come Omocisteina e Cistina e Taurina necessitano di zolfo.  
Nessuno di questi viene immagazzinato nel corpo. 
Invece, “gli eccessi derivati dalla dieta sono prontamente ossidati a solfati, escreti con le urine (o riassorbiti, a seconda dei livelli introdotti con l’alimentazione) o stoccati in forma di glutatione (GSH),” secondo i ricercatori. (Il glutatione contiene tre aminoacidi: cisteina, glutammato e glicina e rappresenta il più potente antiossidante del corpo, che inoltre permette a tutti gli altri antiossidanti di svolgere al meglio la loro funzione.) 
Inoltre: "la disponibilità di cisteina appare come il fattore limitante per la sintesi del glutatione (GSH). 
I valori di GSH sono inferiori al normale in un largo numero di malattie e conseguenti all’impiego di alcuni medicamenti. 
Fornendo aminoacidi solforati (SAA, sulfur amino acids, NdT) molti stati patologici possono essere recuperati. 
Nel cervello, usualmente considerato come fonte di riserva in caso di apporto insufficiente, la concentrazione di GSH decresce per mantenere livelli adeguati di cisteina. Questa perdita di GSH influisce sulle difese antiossidanti… 
Le cartilagini, meno essenziali per la sopravvivenza, non possono funzionare bene in condizioni di carenza di zolfo, il che permette di capire perché i supplementi di zolfo (condrotina solfato, glucosamina, MSM (metilsulfonilmetano), ecc.) possono apportare dei benefici nel trattamento dei disturbi articolari.” In conclusione, affermano che: "Da questo studio si ricavano informazioni che suggeriscono che una significante parte di popolazione, includente in maniera sproporzionata gli anziani, non sta ricevendo sufficiente zolfo e che questi integratori alimentari manifestano la loro azione fornendo zolfo inorganico.” 


Fonti alimentari di zolfo 

 Il modo migliore per ottenere zolfo è attraverso l’alimentazione. Lo zolfo deriva quasi esclusivamente dalle proteine, come quelle del pesce e delle uova e della carne di alta qualità (biologica e di animali alimentati con vegetali) di manzo e pollame. Carne uova e pesce sono considerati “completi” perché contengono tutti gli aminoacidi solforati necessari per produrre nuove proteine. 
Altri alimenti che contengono piccole quantità di zolfo sono: Uova biologiche Legumi Aglio Cipolla Cavoletti di Bruxelles Asparagi Cavolo Germe di grano 


MSM 

una forma organica di zolfo Il Metilsulfonilmetano, comunemente conosciuto tramite il suo acronimo, MSM, non è un farmaco. E’ una forma organica di zolfo ed un potente antiossidante, naturalmente presente in molte piante. Oltre a rappresentare un’importante fonte di zolfo organico, possiede altre proprietà uniche. 
Disturbi comuni associabili a basse concentrazioni di MSM nel corpo comprendono: Fatica Depressione Alta sensibilità a stress psicologico e fisico Malattie degenerative

La proprietà dell’MSM' nel neutralizzare l’infiammazione è una delle più grandi (e meno costose) scoperte nel campo della salute e si pensa sia di particolare beneficio nella prevenzione della malattie cardiache. E’ in grado di contrastare la formazione della placca arteriosa, che è associata all’infiammazione cronica. Altri effetti benefici associati all’MSM includono: 
Riduzione del dolore cronico 
Miglioramento della captazione cellulare di molti nutrienti come vitamine A, B, C, D, E, aminoacidi, selenio, calcio, magnesio, coenzima Q10 
Prevenzione del cancro 
Riduzione o eliminazione della dolorabilità e dei crampi muscolari 
Disintossicazione 
Riduzione dei sintomi delle allergie 
Azione anti parassitaria - contro Giardia, Trichomonas, nematodi, Enterobius ed altri vermi intestinali 
Miglioramento della funzione polmonare, permettendo al corpo un migliore utilizzo dell’ossigeno 
Prevenzione delle malattie neurologiche, riparando il danno ossidativo e ripristinando l’elasticità e la permeabilità cellulare 
Prevenzione e riduzione dei sintomi delle malattie autoimmuni, contrastando l’infiammazione cronica. 
Prevenzione del diabete, promuovendo una corretta funzionalità insulinica 
Aumento di forza e resistenza e riduzione dello stress 


Fonti di MSM e Dosaggi 


L’MSM può essere presente in: 
Latte crudo da animali alimentati con erba 
Vegetali freschi 
Frutta 

La quantità di zolfo ottenibile da queste fonti va da 1 a 5 mg/kg. Il latte crudo contiene il quantitativo più alto di MSM: da 2 a 5 mg/kg. Comunque, è importante sapere che l’MSM viene rapidamente perso con il calore, per cui il latte pastorizzato non è una buona fonte. Contiene meno di 0.25 mg/kg di MSM… e questo vale anche per i vegetali cotti o conservati per troppo tempo. Perciò sarà utile consumare i vegetali il più presto possibile dopo la raccolta. Se l’alimentazione consiste principalmente di cibi trattati e cotti, si può essere certi che non si sta assumendo una sufficiente quantità di zolfo con la dieta. 

L’MSM è anche altamente presente nella aloe vera, che può essere utilizzata per aumentare l’assunzione di MSM in una forma naturale. In alternativa è possibile utilizzare degli integratori. In una intervista, l’esperto David Wolfe raccomanda di assumere circa 2,500 mg al giorno come inizio; quindi lentamente salire a circa 5,000 - 7,500 mg al giorno. 

Bisogna tenere presente che si possono verificare degli effetti collaterali (crisi da eliminazione, NdT) perché l’MSM può agire da disintossicante e questo può inizialmente aggravare le condizioni attuali. Meglio aumentare il dosaggio molto gradualmente per permettere al corpo di adattarsi. Evitare di aumentare il dosaggio fino alla scomparsa di tutti i sintomi dovuti alla crisi di disintossicazione. Inoltre, evitare di assumerlo alla sera, in quanto può aumentare i livelli energetici. Come per tutti i supplementi è necessario impiegare prodotti di provata qualità. E’ importante sottolineare che se si è allergici a farmaci contenenti zolfo, si possono avere problemi anche con l’MSM. A parte questo, l’MSM è estremamente non tossico. Al momento nessuno ha trovato un limite oltre il quale può causare effetti tossici. Questo lo rende una forma ideale per l’integrazione supplementare di zolfo, perché gli aminoacidi solforati metionina e cisteina possono causare sintomi da tossicità se usati ad alte dosi


Da wikipedia
Il glutatione è un forte antiossidante, sicuramente uno dei più importanti tra quelli che l'organismo è in grado di produrre. Rilevante è la sua azione sia contro i radicali liberi o molecole come perossido di idrogenonitritinitrati,benzoati e altre. Svolge un'importante azione nel globulo rosso, proteggendo tali cellule da pericoli ossidativi che causerebbero l'emolisi. Elemento importante per il suo funzionamento è il NADPH. Tale molecola è un derivato della vitamina PP (acido nicotinico) e funziona da cofattore ossido-riduttivo dell'enzima glutatione reduttasi (o GSR). L'enzima rigenera il glutatione ridotto (GSH) a partire da glutatione ossidato (o GSSG) attraverso gli elettroni ceduti dal NADPH al GSSG.
Nei soggetti fabici l'assenza dell'enzima glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD) porta a una minore produzione di NADPH; le fave contengono sostanze ossidanti che portano in queste persone all'emolisi, in quanto il glutatione non possiede abbastanza potere riducente da poter contrastare il danno ossidativo di tali sostanze. Inoltre svolge un'azione benefica contro l'invecchiamento cellulare.
In medicina, il GSH viene usato come antidoto diretto e "veloce" nell'avvelenamento da paracetamolo (conosciuto anche come acetaminofene). Questa molecola è un analgesico ed anti-febbrile il cui principale metabolismo avviene a livello del fegato. Quando in eccesso, il paracetamolo ossida il glutatione secondo la reazione:


  • paracetamolo + 2GSH = para-acetamido-chinone + GSSG.


La tossicità del paracetamolo si esplica perciò in due meccanismi: con la deplezione del GSH e con l'azione diretta delpara-acetamido-chinone che provoca necrosi delle cellule epatiche.

Può anche trovare impiego come tampone nei casi di avvelenamento da metalli pesanti (come mercurio, cadmio, piombo, ecc.), dato che sposta gli ioni tossici formando dei solfuri (coniugati) più facilmente eliminabili dall'organismo.

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